
L’Italia ha bisogno di un grande partito laico, riformista e democratico, capace di rispondere alle domande di cambiamento che provengono dal paese. Occorre impegnarsi affinché si creino le condizioni per rispondere a tutto ciò con il più alto livello di unità delle persone,dei partiti e dell’ampia ed articolata rete associativa presente nel Paese, con l’obiettivo di sconfiggere la destra e con essa i disvalori che
Per ritrovare l’entusiasmo e l’ambizione di costruire realmente qualcosa di nuovo e di più grande di noi. Per tutto ciò ci ritroviamo nella proposta del Segretario e del Presidente dei Ds, Piero Fassino e Massimo D’Alema e, con essi, della grande maggioranza del gruppo dirigente del Partito, di avviare il processo costituente per la costruzione del Partito Democratico.
E’ indispensabile che il partito nuovo abbia una rete di alleanza forte , un insieme di valori e programmi condivisi, una collocazione chiara a livello internazionale. Questa collocazione non può che essere il Pse, il partito del socialismo europeo, la casa comune in Europa dei riformisti e dei socialisti. Non si tratta di una mera questione identitaria ma un problema di funzione politica. I grandi e complessi fenomeni insiti nella globalizzazione richiedono un governo politico all’altezza di questo compito se vogliamo rendere maggiore giustizia e democrazia,più diritti, una più ampia e consapevole solidarietà. Tutto ciò può essere garantito solo da una forza come il Pse.
Dobbiamo costruire un grande progetto capace di leggere il futuro, le nuove identità presenti nella società, il mondo del lavoro, il bisogno di una dialettica nuova tra fede e scienza, tra etica e nuovi diritti, tra sviluppo economico e sostenibilità ambientale.
Occorre guardare avanti alle nuove generazioni. Dobbiamo interloquire e coinvolgere i giovani, presenti nelle scuole, nelle università, nei luoghi di aggregazione, nei luoghi di lavoro e nella società più diffusa, cercando di cogliere le loro richieste di partecipazione e facendole diventare una priorità nel percorso per la costruzione del nuovo soggetto politico. In questo quadro grande importanza assumono le grandi Associazioni (sindacati, associazionismo, circoli), per la loro riconoscibile e rilevante azione concreta e quotidiana nella società civile.
Occorrono delle risposte nuove a problemi permanentemente nuovi. C’è la necessità di riaprire un orizzonte nella prospettiva del Paese ed in particolare delle nuove generazioni. Tutto questo è possibile solo se riusciamo a riattivare il circolo virtuoso della ripresa economica del Paese, capace di riaprire nuovi spazi di opportunità sociale, di diritti, di giustizia, e di lavoro. E’ necessaria maggiore consapevolezza delle attese presenti nel Paese ed in particolare all’angoscia delle nuove generazioni che in gran parte guardano al futuro con incertezza.
Non è possibile concepire il partito democratico come l’incontro tardivo tra cattolici democratici e social-democratici, come la fusione tra Ds e Margherita. Se il partito democratico ambisce - come è giusto che sia - a raggiungere almeno due terzi degli elettori italiani, dovrà avere la capacità di estendere la sua proposta politica a tutte le forze riformiste di tradizione socialista, repubblicana e liberale cosi come alle tradizioni del cattolicesimo riformista presenti nel paese.
In questa direzione occorre rileggere con maggiore attenzione e con occhi diversi l’esperienza e la storia del partito socialista italiano, cercando di cogliere la ricchezza delle analisi e delle azioni riformiste svolte da quel partito. Occorre fare il possibile perché l’esperienza politica, di ieri e di oggi dei socialisti possa essere parte integrante del nuovo soggetto politico.
Abbiamo partecipato ieri, provenendo dalla tradizione socialista, alla costruzione dei Democratici di Sinistra con la speranza e la fiducia di continuare l’ideale battaglia politica dell’esperienza socialista e riformista. Oggi esprimiamo le stesse aspirazioni verso il nuovo partito democratico che dovremo costituire con lo stesso spirito: continuare a far si che i valori in cui crediamo continuino a vivere nella quotidiana battaglia politica affinché si realizzino sempre più giuste condizioni di libertà, di democrazia e di diritti.
Qui stanno le ragioni del nostro impegno, lontani da logiche di convenienza, al solo scopo di contribuire a rispondere alle aspettative del Paese anche attraverso il rinnovamento degli strumenti di rappresentanza politica.
Primi firmatari
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