mercoledì 27 giugno 2007

Una lista toscana per Veltroni

L'Unità Firenze 27 giugno

È l’idea del segretario Ds Manciulli (col sostegno di Domenici e Martini): «Il PD deve essere un partito federale»

di Vladimiro Frulletti

UNA LISTA TOSCANA a sostegno di Walter Veltroni. E questa la proposta del segretario regionale dei Ds toscani Andrea Manciulli che lunedì pomeriggio ha incas-
sato il via libera (unanime) della direzione della Quercia. Insomma in vista della decisione del sindaco di Roma di correre per la guida del Partito Democratico (la riserva sarà sciolta oggi a Torino) in Toscana sono già iniziate le grandi manovre per le primarie del prossimo 14 ottobre. E Manciulli, che domani sarà a Roma per la riunione dei segretari regionali e provinciali convocati da Fassino, ha ricevuto un mandato pieno per imboccare questa “via toscana” al PD. Perché l’idea di una lista toscana per Veltroni si lega al disegno di Manciulli (su cui si sono poi ritrovati anche molti altri segretari regionali Ds) di un partito federale, cioè composto da tanti PD quante sono le regioni. Quindi che il 14 ottobre elegga non solo il vertice a Roma, ma anche i dirigenti locali. Eppure questa strada non è in discesa. «A parole tutti dicono di volere un partito federale - si lamenta Manciulli, - ma poi non si fanno passi in avanti. Non c’è certezza ad esempio né sul quando né sul come verranno eletti i nuovi dirigenti regionali del PD. Il federalismo non può essere uno slogan. I territori devono essere protagonisti nella costruzione dal basso del nuovo partito. E noi ci batteremo per avere certezze in questo senso perché le chiacchiere non ci bastano più». Anche perché i Ds toscani vogliono che il loro peso specifico (in voti e iscritti) non sia disperso. «Dalla direzione ­ spiega Manciulli ­ è venuta una spinta generale a sostegno di Veltroni. E stata una riunione molto partecipata. C’erano Domenici, Martini, Fontanelli, Cosimi, i nostri assessori regionali. E da tutti è arrivata l’esigenza che la nostra esperienza di sinistra riformista che in Toscana si è sperimentata su scelte concrete non venga meno. Così come da tutti è stato ribadito che qui in Toscana l’Ulivo che ha sfiorato il 50% dei voti è già qualcosa di più di una somma di partiti». E infatti nelle intenzioni di Manciulli “la lista Toscana per Walter”, che si presenterà in ogni collegio della regione, dovrà essere composta da esponenti ds della margherita e della società civile. «Dovrà essere ­ spiega ­ una proposta veramente innovatrice con tante donne e tanti giovani, perché dobbiamo fare del PD un partito veramente nuovo in cui perdano sempre più rilievo le dispute di un gruppo ristretto di dirigenti nazionali»

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